Archive for dicembre 2009
BETLEMME OGGI : mostra dal 24 dicembre al 6 gennaio a Marsciano
Posted in Iniziative, tagged anpi umbria, betlemme, marsciano on 28 dicembre 2009| Leave a Comment »
Ladri in azione ad Auschwitz rubata la scritta “Arbeit macht frei”
Posted in Comunicati Stampa, Iniziative, tagged anpi umbria, AUSCHWITZ on 18 dicembre 2009| Leave a Comment »
VARSAVIA – La celebre iscrizione in tedesco “Arbeit macht frei” (Il lavoro rende liberi), che campeggiava al di sopra del cancello di ingresso del campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau (nel sud della Polonia) è stata rubata da sconosciuti. Il furto, secondo la polizia polacca, è stato compiuto tra le 3 e le 5 del mattino: “Un cane poliziotto è stato messo alla ricerca delle tracce dei ladri”, ha dichiarato un portavoce della polizia, Malgorzata Jurecka, alla radio pubblica Trojka. Il cartello è stato svitato da una parte e “strappato” dall’altra: le forze di sicurezza hanno subito avviato le ricerche, ma al momento non ci sono sospetti.
“Si tratta del primo caso così grave di frutto in questo luogo – ha detto un portavoce del museo di Auschwitz, Jeroslaw Mensfeld – E’ una profanazione vergognosa nel luogo in cui oltre un milione di persone sono state assassinate”. L’iscrizione in ferro battuto, costruita dagli stessi prigionieri e installata nel 1940, non era difficile da staccare, ha precisato, “ma bisognava saperlo”.
Video Manifestazione contro il razzismo di Mirano
Posted in Iniziative, tagged anpi, antifascismo, antirazzista, associazione nazionale partigiani d'italia, manifestazione contro il razzismo, mirano, venezia on 18 dicembre 2009| Leave a Comment »
Corteo del 12 dicembre 2009 contro il razzismo a Mirano (Venezia)
Discorso Cossutta
ANPI di MILANO sulla manifestazione del 12 dicembra a P.zza Fontana
Posted in Iniziative, tagged anpi milano, piazza fontana on 17 dicembre 2009| Leave a Comment »
La Presidenza dell’ANPI prov.le di Milano, a fronte di quanto accaduto in Piazza Fontana nel pomeriggio di sabato 12 dicembre, precisa innanzitutto che, ricorrendo il 40° anniversario della strage di Piazza Fontana, il Comitato permanente antifascista, col Comune di Milano, con l’Associazione familiari vittime di Piazza Fontana, col Comune di Bresso, col Piccolo Teatro ed altre Associazioni, ha predisposto – quest’anno – un programma particolarmente intenso di manifestazioni, ispirate alla memoria ed alla riflessione. Si è trattato di ben dodici iniziative, in vari sedi anche periferiche, a carattere storico, politico e culturale, tutte perfettamente riuscite, con particolare concorso e partecipazione dei cittadini. Gli episodi deplorevoli avvenuti in Piazza Fontana non possono turbare il complessivo successo della iniziativa, ma ne va rilevata comunque la gravità per diverse ragioni.
E’ apparsa, prima di tutto, criticabile la decisione di particolari gruppi politici di svolgere un proprio corteo, separato nonostante che la manifestazione conclusiva (come tutte le altre) fosse di carattere unitario e si ispirasse ad obiettivi e parole d’ordine da tutti condivise (il ricordo dei morti e l’affettuosa partecipazione al dolore dei sopravvissuti e dei familiari, la ricerca della verità e della giustizia, il riconoscimento della matrice neo-fascista della strage, il definitivo inserimento di Giuseppe Pinelli tra le vittime innocenti della strage). Siffatta decisione non poteva che dare oggettivamente spazio ad altre iniziative, ed altri comportamenti assai meno controllabili e dunque di per sé pericolosi, che infatti hanno inciso in modo deplorevolmente negativo sullo svolgimento della manifestazione, alla quale – peraltro – avrebbe giovato anche una più oculata gestione, da parte dei responsabili dell’ordine pubblico, nella concomitanza di più cortei.
Quanto alle manifestazioni di dissenso, in piazza, nei confronti dei rappresentanti, delle istituzioni pubbliche, va rilevato che la manifestazione del dissenso, di per se lecita sempre, dovrebbe trovare altre forme allorché si tratta di ricordare una tragedia. Ai fischi si dovrebbe sostituire il silenzio, quando si tratta di onorare la memoria dei caduti e soprattutto quando ne venga fatta esplicita richiesta da parte dei familiari delle vittime. Non aver ottemperato neppure all’invito rivolto dal palco da parte del familiare di un caduto di Piazza Fontana, a nome anche di tutti gli altri, è veramente deplorevole e rappresenta una mancanza di rispetto proprio verso tutto ciò che si voleva ricordare. Con gli episodi successivi si è determinato un clima di estrema tensione, che ha turbato la regolare conclusione della manifestazione. E si deve solo al senso di responsabilità dei rappresentanti del Comitato antifascista, (che hanno rinunciato alla parola solo per evitare che si verificassero incidenti), se tutto si è concluso, anticipatamente ma senza incidenti, anche se nel vivo e profondo rammarico e nell’amarezza di molti dei partecipanti alla manifestazione.
La quale, peraltro, non può e non deve considerarsi conclusa. Si continuerà a perseguire gli obiettivi che ci si erano prefissi e ad insistere perché la tragica vicenda di Piazza Fontana non passi nell’oblio, perché i caduti, coloro che rimasero feriti, i familiari siano sempre circondati dall’affetto e dalla partecipazione umana che a loro è dovuta, perché si cerchi ancora tutta la verità sui colpevoli, sui mandanti, sulle parti dello Stato che hanno contribuito ad impedire o deviare il corso delle indagini, perché si accertino tutte le responsabilità anche politiche, insomma si perseveri nella ricerca della verità e della giustizia, venga abolito il segreto di Stato, vengano aperti gli archivi e – ove appaiano piste meritevoli di essere approfondite – siano riaperte le indagini.
Un lavoro, dunque, che deve continuare. La “vittoria” non sta nella presunta riconquista della piazza, come qualcuno ha proclamato in alcuni deliranti volantini, ma nell’accertamento della verità e nel raggiungimento della giustizia.
Con questo obiettivo, l’ANPI, che a mezzo del suo Presidente ha presentato da subito la solidarietà piena ai componenti dell’Associazione vittime della strage di Piazza Fontana ed al Presidente dell’Associazione vittime della strage di Brescia, ha deciso di promuovere un incontro con loro, a brevissima scadenza, anche per delineare il cammino da percorrere in futuro, per il perseguimento dei già ricordati obiettivi e per stringersi accanto ai familiari con amicizia e affetto, alla vigilia delle Festività natalizie che, per tutti, credenti e non credenti, rappresentano pace e giustizia.
Migliaia a Mirano con l’ANPI contro il razzismo
Posted in Iniziative, tagged anpi, antirazzismo, mirano on 15 dicembre 2009| Leave a Comment »
Erano più di 3.000 le persone in piazza sabato 12 dicembre a Mirano (Ve) alla manifestazione indetta dall’Anpi per dire no al razzismo, in ricordo delle leggi razziali e della barbarie nazifascista. Un lungo e vivace corteo di donne, ragazzi, partigiani, sindaci, esponenti di partiti e sindacati con bandiere, striscioni, medaglieri hanno percorso le vie del paesino veneto, prima di giungere in piazza Martiri dove alle 15.30 sono iniziati gli interventi.
La giornata nel racconto dei giornali:
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l’Unità – 12.12.09
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la Repubblica – 13.12.09
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l’Unità – 13.12.09
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Il Fatto Quotidiano – 13.12.09
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Corriere Veneto – 13.12.09
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La Nuova Miranese – 13.12.09
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Il Gazzettino – 13.12.09
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l’Espresso
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Articolo 21
A prendere la parola per primo è stato Marcello Basso, presidente del Comitato provinciale Anpi di Venezia che ha denunciato le leggi razziali emanate dall’attuale governo, seguito da Armando Cossutta che in un discorso appassionato e applauditissimo, che pubblichiamo integralmente – dopo aver denunciato la politica xenofoba, rozza e volgare della Lega e accusato il presidente del Consiglio di aver rasentato, con le sue recenti dichiarazioni, “l’alto tradimento della Patria e della Costituzione” – ha chiamato tutti i partigiani, i patrioti, gli antifascisti e i democratici a scendere in campo per difendere la democrazia.
Quindi gli interventi di Carla Cantone, segretaria generale dello SPI-CGIL, l’on. Jean Leonard Touadi (PD), don Albino Bizzotto, il dott. Giuseppe Pagotto della Caritas, il generale Ilio Muraca, del Comitato nazionale Anpi, un giovane della Rete degli Studenti Medi.
Tanti i messaggi pervenuti: tra gli altri don Luigi Ciotti, Paolo Beni, Pier Luigi Bersani, Giorgio Bocca, Bice e Carla Biagi, Aurelio Mancuso, Beppe Giulietti, Flavio Lotti. Almeno 70 le adesioni tra associazioni, sindacati e partiti.