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Archive for ottobre 2011

Carlo Pisacane nel nostro Risorgimento. Le sue idealità per affrontare la questione sociale”. E’ questo il titolo di una serie di manifestazioni che si terranno a Salerno e Sapri, il 24 e il 25 settembre, sulla figura del patriota risorgimentale. Organizzate dal Comitato Nazionale ANPI, dalla Fondazione G. Di Vittorio, dal Comitato Provinciale ANPI di Salerno e dalla CGIL, le manifestazioni culmineranno il giorno 25 con un convegno che si terrà alla Sala dei marmi del Comune di Salerno. Interverranno, tra gli altri, Luciano Guerzoni, Vice Presidente Nazionale Vicario ANPI, Guglielmo Epifani e Carlo Ghezzi, Presidente della Fondazione G. Di Vittorio e componente del Comitato Nazionale ANPI. Ha scritto lo stesso Ghezzi sul senso dell’iniziativa: “Pisacane è un grande patriota del nostro Risorgimento, dimenticato dopo la sfortunata impresa che lo portò alla morte nel 1857. Pisacane credeva che il cambiamento istituzionale non fosse sufficiente a suscitare l’interesse delle grandi masse alla rivoluzione nazionale. Pensava al coinvolgimento dei contadini attraverso riforme che ne mutassero la condizione economica partendo dai loro interessi materiali e seminandovi il germe del socialismo. Proponeva di saldare la lotta per l’indipendenza nazionale al miglioramento della vita delle classi popolari; solo una profonda riforma dell’ordine sociale ed economico, solo la speranza di un futuro diverso avrebbero spinto il popolo all’impegno per la libertà e per l’indipendenza dell’Italia. Nella lunga storia dei democratici e dei progressisti che hanno operato per fare dell’Italia un paese più avanzato, più democratico, più giusto e più solidale Pisacane ha dato un contributo importante”.

 

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La sezione ANPI Todi, commemorerà con una celebrazione pubblica, il 2 Novembre alle ore 11, presso il cimitero di Pesciano, Tito Oro Nobili. Antifascista della prima ora e perseguitato politico, fu esponente di spicco del socialismo italiano, partecipò alla stesura della Costituzione Repubblicana e fu l’artefice della rinascita economica ed industriale dell’Umbria post-bellica. Le elezi…oni amministrative del 1920 lo videro Sindaco di Terni. Tra il 1921 e il 1922 subì una serie di gravi aggressioni fasciste, nel 1923 la sua abitazione fu devastata, l’archivio e la biblioteca dati alle fiamme.
Nel 1923, durante il congresso semiclandestino di Milano, fu nominato Segretario Generale del PSI. Dal 1923 al 1926, Nobili fu uno strenuo oppositore del regime e per questo fu vittima di un’aggressione da parte dei fascisti proprio a Pesciano, i quali infierirono su di lui arrivando perfino a ustionargli le palpebre con mozziconi di sigaretta, riducendolo in fin di vita e rendendolo cieco per il resto della vita. Non ancora paghi della bravata, lo condannarono a 5 anni di confino. Nonostante provato fisicamente dalle durezze imposte dal regime, come avvocato, si profuse per tutto il ventennio nella difesa di militanti ed attivisti antifascisti. Alla fine del conflitto, non volle mai rivelare i nomi dei suoi aguzzini.

 

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