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Posts Tagged ‘Catiuscia Marini’

Carissimi,
mi dispiace molto non aver potuto partecipare al vostro Congresso nazionale. Purtroppo la coincidenza con l’odierna udienza generale del Santo Padre della comunità della Diocesi di Terni, me lo ha impedito.
Vorrei però rivolgere a voi tutto il mio personale saluto ed augurio di buon lavoro. Permettetemi anche, in questa circostanza, di ribadire alcune mie riflessioni: a 66 anni dalla liberazione nazionale e a 41 dalla nascita della Regione occorre confermare il valore dei principi democratici della libertà, della giustizia sociale e della unità nazionale ispiratori della Costituzione, e alla base dello Statuto della nostra Regione: da questi valori occorre ripartire per una nuova stagione dell’unità nazionale ma anche della crescita e dello sviluppo. A maggior ragione in questo tempo, in cui ricorre il 150° dell’unità nazionale.
Se possiamo oggi celebrare queste ricorrenze lo dobbiamo a quanti come voi, e come l’ANPI, hanno operato e lottato perché così fosse. Penso che ogni giorno dovremmo saper rinnovare il patto di fiducia tra le istituzioni e i cittadini per riaffermare la difesa dei valori democratici, premessa indispensabile per costruire una società più giusta libera e moderna, pensando al futuro dei ragazzi e delle ragazze di oggi e ricordando i tanti giovani, uomini e donne, che nella lotta di liberazione generosamente si sacrificarono anche con la loro vita per la nostra libertà e democrazia.
Con affetto
Catiuscia Marini
Presidente Regione Umbria

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“Più forza all’antifascismo, più futuro per la democrazia”. Questa la parola d’ordine del 15° Congresso nazionale dell’A.N.P.I., l’Associazione dei Partigiani italiani che si svolgerà nell’ambito della “Nuova Stagione dell’ANPI” e della responsabilità delle nuove generazioni per proseguire la Resistenza e attuare la Costituzione.

 In preparazione dell’assise nazionale che si terrà a Torino dal 24 al 27 Marzo prossimi, Sabato 12 Marzo a partire dalle ore 9 presso la Sala Pietro Conti della Camera del Lavoro si terrà il Congresso provinciale di Perugia

L’A.N.P.I., custode della vicenda storica attraverso la quale l’Italia è riuscita a passare dal totalitarismo alla democrazia, è in campo  come coscienza critica del Paese  non solo come baluardo doveroso della memoria  ma come strumento di rinascita civile, contro i razzismi, per la

centralità e dignità del lavoro,contro revisionismi e neofascismi,per l’Unità Nazionale,contro la corruzione, per una scuola che non sia più una fabbrica del precariato, per una informazione libera e indipendente.

Sono invitati tutti i Partigiani, i rappresentanti e i portavoce delle formazioni politiche democratiche e antifasciste, i rappresentanti e i portavoce delle associazioni cittadine.

Il Congresso è aperto a tutti i simpatizzanti dell’A.N.P.I.

Porterà il proprio saluto Catiuscia Marini, Presidente della Regione.

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Il 2 marzo si è tenuto a Perugia, presso la sede della giunta regionale, un incontro tra l’ANPI dell’Umbria e la Presidente Catiuscia Marini. La delegazione dell’ANPI era composta da Francesco Innamorati presidente ANPI Perugia, Giorgio Zacaglioni presidente ANPI di Terni, Valentino Filippetti e Giovanni Simoncelli ed altri membri dell’associazione.L,’incontro era stato chiesto dall’ANPI subito dopo l’elezione della presidente Marini, per salutare la nuova governatrice e illustrare i programmi dell’associazione. Per vari motivi l’incontro era slittato piu’ volte ed ovviamente gli auguri sono stati soprattutto per il lavoro avviato.
In particolare l’ANPI ha voluto segnalare la preoccupazione per alcune iniziative tese a svuotare e svilire il ruolo dell’ISUC che invece, a parere dell’associazione dei partigiani, ha un ruolo prezioso ed insostituibile. Al tempo stesso sono state illustrate le tante iniziative programmate nei prossimi mesi ed i contenuti del  congresso nazionale di Torino di fine marzo.
La Presidente ha aspresso vivo apprezzamrnto per l’incontro e grande interesse per le iniziative dell’ANPI. Per quanto riguarda le iniziative legislative ha invitato l’associazione a rivolgersi al Presidente del Consiglio Regionale ed ai gruppi Consiliari. Al tempo stesso ha concordato sul valore dell’attività dell’ISUC ed ha invitato l’ANPI a formulare un programma piu’ definito su cui confrontarsi nei prossimi mesi.

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Articolo di Catiuscia Marini pubblicato sul Corriere dell’Umbria il 20/6/2010

Nel mese di giugno di sessantaquattro anni fa le città dell’Umbria, una dopo l’altra riacquistarono la libertà, dopo il lungo ventennio fascista. Quaranta anni fa, sempre nel mese di giugno, venne eletto il primo Consiglio Regionale dell’Umbria.

Due tappe della storia democratica dell’Umbria che vanno ricordate proprio oggi che la regione, segnata profondamente da una crisi economica e sociale, sta attraversando uno dei suoi momenti più difficili. E’ infatti dalle sue profonde radici democratiche e dall’impegno delle istituzioni che può e deve riprendere la via per il nuovo sviluppo e per la modernizzazione della regione.

Non è quindi inutile ricordare come l’Umbria e in particolare due sue importanti comunità, Perugia, la città capoluogo, e Gubbio la città dei Ceri (simbolo della Regione) siano state le protagoniste della lotta per riacquistare la libertà a costo di pesanti sacrifici con il martirio di tanti uomini e donne innocenti.

Il giorno del XX giugno è notoriamente per Perugia la data “simbolo della libertà”. Fu infatti il 20 giugno 1859 che i perugini, dopo essere insorti contro la dominazione pontificia, furono oggetto di una feroce repressione da parte dei soldati svizzeri attraverso una efferata strage che suscitò l’indignazione dell’intera comunità internazionale. Ma sempre nel giorno del 20 giugno, questa volta nel 1944, Perugia venne liberata dalle forze militari alleate che posero fine al regime fascista e poi alla occupazione nazista. Due eventi che per la città capoluogo dell’Umbria rappresentano i suoi duraturi caratteri identitari.

Gubbio, la città dei ceri, scelti quale simbolo per il gonfalone dell’Umbria, ricorda il giugno 1944 come uno dei periodi più drammatici della sua intera storia cittadina. Il suo territorio, collocato lungo l’Appennino, fu al centro del conflitto tra le truppe tedesche in ritirata e l’esercito angloamericano in avanzata, mentre le brigate partigiane attaccavano i soldati nazisti. A seguito di un attentato a due ufficiali tedeschi scattò la rappresaglia con l’arresto di quasi duecento cittadini innocenti. Quaranta di questi, uomini e donne, divennero i “quaranta martiri”, vittime innocenti di un odio cieco e disumano e furono fucilati la mattina del 22 giugno 1944 nel luogo dove oggi sorge il monumento costruito in loro onore.

Due città Perugia e Gubbio, segnate dal martirio di vittime innocenti che sono diventate il simbolo della lotta contro la sopraffazione e la dominazione straniera, per la libertà e la democrazia.

Due città simbolo che con i loro eroici sacrifici non possiamo certo dimenticare in questi tempi in cui i valori della democrazia e della libertà devono essere posti alla base di una maggiore giustizia sociale.

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Il 13 giugno si sono tenute in Umbria molte iniziative per ricordare la liberazione delle città dai nazifascisti e per ricordare  alcuni eccidi compiutiin Umbria.

A Terni si è svolta una manifestazione presso la sala consilare alla presenza del sindaco Leopoldo Di Girolamo e delle principali autorità civili e militari. Presente una nutrita delegazione dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. A Pontecuti di Todi  c’è sta la commemorazione degli antifascisti trucidati dai nazifascisti. Presenti i Sindaci di Todi Ruggiano , Montecastello, Frattatodina, Marsciano e la presidente della Regione dell’Umbria Catiuscia Marini. C’erano anche i consiglieri regionali Chiacchieroni e Buconi. Presenti per l’ANPI regionale l’avv. Francesco Innamorati , per l’ANPI di Perugia Simoncelli e per l’ANPI di Terni Valentino Filippetti. Hanno presenziato alla cerimonia alcuni reduci della Brigata di Combattimento Cremona che hanno consegnato le tessere onorarie dell’ANPI ai famigliari dei martiri di Pontecuti.

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