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Posts Tagged ‘mario bonfigli’

Venerdì 13 maggio, alle ore 19, presso il circolo culturale Macadam, sito in Piazza Giordano Bruno 9, la sezione di Perugia dell’Anpi (Associazione nazionale Partigiani d’Italia) verrà ufficialmente intitolata a Mario Bonfigli e Milan Tomovic, figure diverse ma  ugualmente significative nella lotta per la libertà. Il primo per l’integrità morale, l’umanità, la  voglia mai sopita di combattere che ha saputo trasmettere anche e soprattutto a quei giovani, nipoti di quella generazione, che si sono avvicinati all’Anpi o con cui ha parlato nei suoi frequenti incontri con le scuole. Il secondo per ricordarci che la lotta e il sacrificio per la libertà non ha avuto confini, né esclusività di genere o nazionalità.
La serata sarà anche l’occasione di promuovere, in collaborazione con l’Isuc-Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea e con il Cnj-Coordinamento nazionale per la Jugoslavia, una riflessione storica sulla presenza di combattenti jugoslavi (e stranieri in genere) nella Resistenza umbra.
A tale proposito interverranno Dino Renato Nardelli, responsabile della Sezione didattica dell’Isuc, curatore del volume “Montenegrini internati a Campello e Colfiorito 1942-1943. Note biografiche”, Tommaso Rossi, ricercatore dell’Isuc, curatore del volume “Toso.Memorie di un comandante partigiano montenegrino” e Andrea Martocchia, segretario del Cnj, curatore del volume “I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana. Storie e memorie di una vicenda ignorata”.
L’incontro, coordinato da Mirella Alloisio, partigiana e presidente della sezione Anpi di Perugia, vedrà la partecipazione anche di Jacopo Mordenti, nipote di Mario Bonfigli.

La notte del 22 settembre 1943 più di mille prigionieri, nella stragrande maggioranza montenegrini, fuggirono dal campo di concentramento PG n. 64 di Colfiorito. Tra di loro c’era uno studente poco più che ventenne, Milan Tomovic. Uno dei tanti che, invece di nascondersi o cercare di tornare  in Patria, decise di fermarsi in Umbria e proseguire qui la lotta contro il nazifascismo.
Inizialmente impegnato nella zona montana sopra Spello, Milan dimostrò subito coraggio e valore, tanto da meritare l’affidamento del comando di un distaccamento della IV brigata Garibaldi di Foligno, attivo ai confini fra Umbria e Marche, nella zona di monte Cavallo. Morì all’ospedale civile di Perugia, dove era stato segretamente portato e ricoverato, il 22 marzo 1944.
Mario Bonfigli, nome di battaglia “Mefisto”, medaglia d’argento al Valor Militare della Resistenza, è stato primo comandante della brigata “S. Faustino Proletaria d’Urto”, che operava nell’Alta valle del Tevere.
Tenente pilota della Regia Aeronautica, Mario era fuggito dall’aeroporto militare di Fano nei giorni successivi all’8 settembre 1943, con l’obiettivo di passare le linee e dare il suo contributo alla liberazione. L’Umbria fu per lui una scelta casuale e obbligata: il suo aereo, dopo un atterraggio di emergenza a Castiglion del Lago, fu scoperto dai tedeschi e reso inutilizzabile.  A Preggio, Bonfigli prese i primi contatti con la Resistenza, per trasferirsi poi verso Pietralunga. Non abbandonerà più l’Umbria, e resterà a Perugia anche dopo la Liberazione, diventando uno dei principali animatori dell’Anpi provinciale e regionale. Ci ha lasciato lo scorso 29 marzo.

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La sera di lunedì 28 marzo è venuto a mancare il grande partigiano dr. Mario Bonfigli, medaglia d’argento al valore militare della Resistenza, fondatore e 1° comandante della Brigata San Faustino-Proletaria d’urto. La Brigata ebbe come campo d’azione il comune di Pietralunga e le zone confinanti di Umbertide, di Città di Castello, di Montone, di Gubbio e di Cagli.

Il giorno 9 settembre 1943, dopo l’armistizio, il tenente dell’aeronautica Mario Bonfigli, per non restare consegnato e senza prospettive nell’aeroporto di Rimini, si levò con il suo caccia per raggiungere il Re e il Governo Badoglio al Sud dell’Italia. Ma la mancanza di carburante lo obbligò ad atterrare verso Castiglione del Lago, da dove, nascosto l’aereo con erba e frasche in un fienile, iniziò la sua vita da clandestino. Dietro informazioni di contadini della zona, si portò sulla montagna di Pietralunga, nella località San Faustino, dove insieme a Bonuccio Bonucci, Luca Mario Guerrizio, Vittorio Biagiotti e don Marino Ceccarelli, il 13 settembre costituì il nucleo originario di quella formazione che divenne una brigata partigiana di circa 400 uomini.

Fra le più importanti operazioni che avvennero sotto il comandante Mefisto, così chiamato per i lunghi capelli e la barba rossi, occorre ricordare la distribuzione alla popolazione delle granaglie sottratte ai depositi del consorzio agrario controllati dai repubblichini; la liberazione del comune di Pietralunga con la cacciata del podestà, reinsediando il sindaco socialista deposto dai fascisti 23 anni prima; il rallentamento per 16 giorni della marcia verso Cassino della divisione tedesca Goèring con atti di sabotaggio, scontri di guerriglia e blocchi delle strade.

Dopo la liberazione della città di Perugia, dal CNL locale, fu incaricato di riorganizzare il corpo della polizia municipale. Assolse il compito con estrema dedizione, dal 1944 al 1946, quando gli fu chiesto di allontanarsi, affinché fosse stato ridato il posto al vecchio comandante fascista, decorato con sciarpa del Littorio. L’oltraggio lo ferì moltissimo e lo allontanò dalla vita politica, fino a che, dietro insistente invito dei suoi antichi amici partigiani combattenti (Settimio Gambuli e Livio dalla Ragione), all’inizio degli anni ’70 si avvicinò all’ANPI, dirigendola con intelligenza ed equilibrio come Presidente per 26 anni, sempre memore della storia e dei valori per cui combatté e circa 65 suoi compagni della Brigata perirono in combattimento.

Noi lo ricordiamo con affetto e riconoscenza.

ANPI Perugia

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Mario Bonfigli, comandante partigiano della Brigata Proletaria d’Urto S.Faustino e Presidente Regionale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, è morto a perugia il 28 marzo.
Ci ha lasciato ma la sua opera vivrà per sempre. Lo ricorderemo insieme alle partigiane e ai partigiani che ci hanno garantito i valori della democrazia e della libertà e che nel corso delle loro vite hanno continuato a combattere contro i fascismi della contemporaneità e contro i tentativi di riscrivere la storia”.

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bonfigli

Il 6 ottobre si è tenuta la riunione del comitato regionale dell’ANPI dell’Umbria. Il comitato era stato convocato per salutare Mario Bonfigli che ha deciso di lasciare la guida dell’ANPI di Perugia. Grande presenza dei circoli da tutta la regione. Terni, Orvieto, Foligno, Spoleto, Marsciano, Città di Castello ed ovviamente Perugia. In apertura c’è stato l’intervento graditissimo di Fabrizio Bracco presidente del Consiglio Regionale dell’Umbria che dopo il saluto a Bonfigli ha illustrato le iniziative della regione. Successivamente si è passati alla nomina dei nuovi dirigenti dell’ANPI di Perugia. Francesco Innamorati è stato nominato Presidente Onorario, Paolo Montacci Presidente e Giovanni Simoncelli segretario. Mario Bonfigli mantiene la carica di Presidente Regionale dell’ANPI:Durante la riunione è stata accolta la proposta dell’ANPI di Terni di realizzare un gemellaggio con l’ANPI dell’Abruzzo.

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