“E’ come se l’Italia avesse smesso di sognare. Parliamo tanto di riforme, ma per farne che? Dopo la caduta del Muro di Berlino, la crisi economica, è cambiata la concezione del mondo; e l’Italia in che modo è entrata nel nuovo millennio? Nel modo peggiore, smarrendo se stessa, senza sogni, senza speranze, smarrendo se stessa. Così Vincenzo Paglia, vescovo di Terni, Narni Amelia, nel suo intervento all’assemblea odierna di Articolo21 ad Acquasparta in cui è stato presentato il libro “In cerca dell’anima” scritto a quattro mani con il direttore Rai Cinema Franco Scaglia.
“Viviamo una condizione di rassegnazione, di inerzia a voler cambiare il mondo. Una malattia sottile” afferma il vescovo Paglia. “Salvo occuparci delle emergenze non troviamo piu alcuno scatto. Non sappiamo più quale società vogliamo costruire. Non capiamo più che l’identità di questo paese o è plurima o non è, e che se oggi gli stranieri facessero sciopero l’Italia si fermerebbe… A Rosarno è emerso il peggio dell’Italia, il razzismo. Abbiamo toccato con mano la debolezza della società. Una donna di 80 anni che quotidianamente faceva colazione per 800 immigrati. Le hanno distrutto tutti i tavolini… Rosarno è l’emblema di questa perdita di energia vitale che dovrebbe continuare ad essere ritessuta per un società giusta e plurale”.
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